venerdì 2 dicembre 2016

Perchè voto NO !


SALVAGUARDARE DEMOCRAZIA, PARTECIPAZIONE e CORPI INTERMEDI !


Nei giorni scorsi dievrsi amici mi hanno chiesto perchè ho deciso di votare NO al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Premetto che non ritengo corretto che, questo referendum, sia divenuto un "totocalcio" per il Governo Renzi. Si è voluto politicizzare con un tifo calcistico (Renzi SI Renzi NO) anche questa consultazione che è grave e che, comunque vada, andrà a modificare il nostro quotidiano.
Non sono un "renziano" ma sono certo che vinceranno i SI; ecco che la mia posizione è certamente "controcorrente"....
Premetto anche, per correttezza e chiarezza, che "Confartigianato", l'Organizzazione cui appartengo, non ha preso una sua posizione ufficiale sulla materia.

Nei giorni scorsi ho cercato di informarmi, leggere pareri di costituzionalisti, ascoltare opinion leader pro e contro e ho deciso di votare NO.


Voto NO perchè non voglio che una esigua minoranza politica possa governare semza alcuna opposizione e possibilità di confronto.
Voto No perchè non ritengo logico un Senato che sia un pateracchio. O ci sta e lo facciamo funzionare o lo eliminiamo del tutto, ma un Senato (nominato di fatto da Partiti) composto da Sindaci e Consiglieri Regionali non ha senso e porrà in essere una marea di conflittualità istituzionale.
Voto NO perchè non è vero che si risparmiano chissà quanti soldi...è l'apparato amministrativo e strutturale che costa realmente...questi costi rimangono tutti.
Voto NO perchè non voglio che una maggioranza di Governo ma minoritaria nel Paese possa approvare leggi contrarie all'etica .... vedi tutti i disegni di legge pronti...stiamo assistendo ad una estrema laicizzazione della nostra cultura. Stiamo diventando un "omogenizzato" culturale, papposo e freddo....
Voto No perchè sostengo i corpi intermedi.
Voto NO perchè sogno il ritorno al proporzionale, affinchè si possano scegliere i nostri parlòamentari.
Voto NO perchè se passa questa Costituzione perdiamo la nostra sovranità nazionale e tutte le decisioni europee diventeranno direttamente ed automaticamente leggi del nostro paese senza alcuna possibilità di diniego. Questo nessuno lo dice...basterebbe andare a leggere i questi e non fermarsi al titolo !!!
Voto NO perchè sono contrario all'abolizione delle Provincie. Il problema sono le Rgioni !
Voto NO perchè ritengo che una riforma costituzionale debba avvenire con una concertazione tra maggioranze minoranza politica e non ha colpèi di spot trelevisivi e in maniera unilaterale.

Sono per il rinnovamento, sono per una vera riforma Istituzionale ma concertata e che garantisca la mia libertà di cittadino. Non voto pro o contro Renzi ma voto pro o contro la mia libertà !
Hanno voluto inserire in questo referendum tutto ed il contrario di tutto. Quesiti importanti e condivisibili (come l'abolizione del CNEL) ed altri coperti dalle pieghe dei fiumi di parole, negativi e non condivisibili. Una vera melassa ......a cui dico di NO con la consapevolezza di non essere "politicamente corretto".

Buon voto a tutti.

Ivan Simeone



venerdì 2 settembre 2016

LBC ha "asfaltato" la politica locale !!!

 
 LBC: L'UNICA NOVITA' 
E PRESENZA POLITICA A LATINA


Ivan Simeone
Ebbene si, dobbiamo dirlo chiaramente; piaccia o non piaccia. Oggi l'unica vera novità politica, a Latina, è LBC con il Sindaco Coletta.
Permettetemi quale riflessione "ad alta voce", del tutto personale.
Possiamo essere di destra o di sinistra passando per il centro ma gli unici che si stanno strutturando, che sono presenti sul territorio e che parlano e si confrontano sui problemi della Città sono proprio loro: i "civici" (ma non troppo) di "Latina Bene Comune".
Hanno vinto le elezioni, hanno raccolto il 75% dei consensi, hanno una maggiorranza bulgara in Consiglio Comunale, portano avanti la loro "vision" politica .....poi si può contestare, accusarli di poca conoscenza amministrativa, non condividerne politicamente le scelte ma...sulla scena politica locale ci sono solo loro.

La domanda ora che ci poniamo è: ma che fine hanno fatto le "gioiose armate" del centrodestra? Tutti gli amici candidati dove sono finiti ? Quali le proposte politiche sulla Città ? Dove sono finiti ? Politica -lo sappiamo tutti- non è solo criticare ma proporre ! E cosa si sta facendo ? Al di là delle "urla nel deserto" dove sta l'azione politica tra la gente ?

I "civici" di LBC hanno oggi una grande opportunità: cambiare la Città ed il modo di fare politica a Latina. Lo sanno bene ma devono riuscire a volare alto e comprendere sempre più il loro attuale ruolo che è "istituzionale" e non più movimentista.

Oggi è il tempo del "fare". Devono operare subito e concretamente dando innanzitutto una normalità al nostro quotidiano cittadino. Nella prassi quotidiana devono riuscire a rappresentare tutte le sensibilità della Città. Ognuno deve fare la propria parte. Il "corpi intermedi" devono dialogare e portare un contributo di idee; confrontarsi nel rispetto dei ruoli ma non si può stare alla finestra.

Alcuni segnali interessanti (per quanto riguarda il nostro mondo) ci sono: il SUAP alla Canmera di Commercio, una governace autonoma per la Marina di Latina, un raccordo costante con il sociale, una attenzione reale alle piccole attività produttive e commerciali......E' questa una opportunità per tutti; per loro che possono portare avanti il loro "disegno" politico-amministrativo, per la comunità cittadina che vede rinnovata una classe dirigente ed anche per il centrodestra che deve necessariamente rimettersi in discusione e reinventarsi con nuove modalità. La stessa LBC ha bisogno di una opposizione costruttiva, altrimenti vi è rischio di implosione.

La partita è importante per il futuro della nostra Città. 
Oggi abbiamo necessità di risposte e azioni; bisogna che la politica dia risposte all'Umano.

Buon lavoro a tutti, maggioranza ed opposizione.
Ivan Simeone











martedì 29 marzo 2016

L' Associazione di categoria e il territorio....




Il “ruolo” di una Associazione di Categoria.
“….prudente sollecitudine per il bene comune…”


Ivan Simeone
direttore Confartigianato Imprese Latina

Il dibattito politico scaturito in questi giorni nella nostra provincia di Latina, chiama ad una riqualificazione su quale ruolo, una Associazione di Categoria, debba avere nel tessuto economico e sociale territoriale; quale rapporto con il mondo della “politica”.
Come ben si conosce, la mission del “sindacato datoriale” è quello di rappresentarne le istanze verso le Istituzioni, ai vari livelli di rappresentanza, e di supportare i propri associati, imprese e/o persone fisiche che danno un preciso mandato alla propria Organizzazione di rappresentanza.
E’ il ruolo dei “corpi intermedi”; dei soggetti sociali.
La nostra storia viene da lontano: le corporazioni di mestieri, le gilde….abbiamo origini antiche.
Certamente il ruolo è di denuncia sociale ma anche di proposizione.
Confartigianato, nella provincia di Latina, come altre autorevoli Associazioni, rappresenta imprenditori di diverse categorie produttive, ma anche singoli cittadini che vengono assistiti dai propri Enti quali il Patronato INAPA, il CAAF Confartigianato, l’ ANAP (Associazione sindacale della terza età), l’ ANCoS l’Ente di promozione sociale…. Migliaia di cittadini che si rivolgono alla Confartigianato per avere dei servizi e delle risposte. Cittadini che danno un preciso mandato di rappresentanza sociale e, diciamolo chiaramente, un mandato “politico-sindacale”.
L’ Associazione non fa azione partitica ma si confronta, dialoga, propone e, all’occorrenza, si scontra !
Oltre 700.000 associati a livello nazionale tra aziende ed imprenditori, cui si aggiungono i circoli ANCoS, gli assistiti dai Patronati e CAAF, nonché dagli associati ANAP sono un qualche cosa di importante, e noi Quadri e Dirigenti locali, abbiamo una precisa responsabilità.
L’ Associazione è apartitica. Noi dobbiamo rappresentare tutti i nostri associati ma la nostra è una azione politico-economica sul territorio.
E’ nostro dovere intervenire anche collaborando nel proporre soluzioni.
L’ Associazione è una “comunità umana” di operatori economici e di singole persone; una grande “rete relazionale” che si muove guardando al principio della sussidiarietà. E’ il nostro ruolo di corpo intermedio che deve riuscire a “coniugare armonicamente efficienza produttiva e solidarietà”, come ci rammenta il magistero sociale della Chiesa (Cds 356).
S. Giovanni Paolo II, nella Sua Enciclica “Laborem Exercens” ha dedicato tutto un capitolo al ruolo del sindacato definendolo un “indispensabile elemento della vita sociale” ed evidenzia come “l’attività dei sindacati entra indubbiamente nel campo della politica, intesa questa come una prudente sollecitudine per il bene comune…”.

venerdì 25 marzo 2016

Latina: Candidature e dintorni. Una riflessione....

Io, la politica e l'impegno professionale......
(una breve riflessione)

Questa mattina (25 marzo 2016), sul quotidiano "Latina Oggi", è nuovamente apparso il mio nome come ipotetico candidato alle prossime consultazioni amministrative del Comune di Latina, con la finalità di riunire il Centro Destra, oggi tutto sparso in mille rivoli.
La notizia era già apparsa sotto Natale e, ancora, qualche settimana fà.
Abbiamo già a suo tempo fatto una smentita ufficiale e, qualche giorno fa in occasione della conferenza stampa di presentazione del documento sulle politiche familiri ad opera del "Forum 015", abbiamo nuovamente smentito tale notizia, priva d'ogni fondamento.
In merito, ancora una  volta, tengo a puntualizzare che ogni persona ha un proprio ruolo e proprie competenze professionali, sociali e politiche.
Ognuno deve fare quello che sa fare !
Che il mio nome "giri", come mi ha detto la giornalista da me interpellata per cercare di capire, mi fa certamente onore ma il mio ruolo professionale non mi permette, statutariamente, alcun incarico in Partiti Politici o incarichi apicali, di carattere Amministrativo in Enti Locali che non siano di carattere economico.
Il ruolo di noi Associazioni (Quadri, Funzionari....) è certamente anche di carattere politioco-sindacale, ma é altra cosa dall'azione partitica.
Noi  -lo abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo- cercheremo di "sollecitare" la politica ad una soluzione dei tanti problemi che hanno le nostre aziende ed i nostri assistiti, con idee, proposte, azioni sinergiche, tavoli e confronti.
In quest'ottica abbiamo elaborato con il "Forum 015" il documento "La Famiglia soggetto politico, economico e fiscale", dove abbiamo offerto delle riflessioni precise e puntuali. In quest'ottica, nei prossimi giorni, presenteremo il documento ufficiale di "Confartigianato Imprese Latina" sulle dinamiche di sviluppo del nostro territorio.....
Il nostro ruolo, ed il mio in particolare, è quello di offrire servizi alle nostre imprese, supportare i tanti assistiti del nostro Patronato, del nostro CAAF ad affrontare il quotidiano. Sviluppare reti concertative e di sostegno per le aziende locali.....
 La nostra azione, il nostro impegno -come si diceva qualche anno fa- è un impegno "pre-politico", sociale ed economico e, direbbe oggi qualcuno, una azione "metapolitica".
Colgo l'occasione di fare a tutti gli auguri per una Santa Pasqua.

Latina 25 marzo 2016

Ivan Simeone







martedì 26 gennaio 2016

Confartigianato: Intervento del Direttore Ivan Simeone.



Le “bolle di sapone”
della nostra politica…

Riportiamo la versione integrale dell'articolo  pubblicato dal quotidiano "Il Giornale di Latina" in edicol oggi 26 gennaio 2016.

di Ivan Simeone (Direttore Confartigianato)

Il dibattito politico che si sta “accendendo” in questi giorni a Latina e nella nostra provincia, si sta avvinghiando sui nomi e simboli di possibili candidature, questa o quella lista civica, tante fotografie più o meno accattivanti, possibili alleanze. Una grande “agitazione” che richiama alla mente il vortice caro al Piccolo Principe di Exupery quando, nelle rapidi, si gira con grande velocità, si agita e si muove su se stesso (in alcuni casi con fenomeni di “levitazione”) per poi rimanere implacabilmente fermi. E’ questo sembra accadere a Latina.
Tante parole che poi, di fatto, non affrontano ad oggi i veri problemi del quotidiano e delle nostre aziende ed attività.
La situazione non è certamente delle più semplici. I problemi sono molti ma cosa sta facendo la politica anche locale ? Quali input ? Quali disegni “strategici” per risollevare la nostra economia locale ? Quali proposte reali per le tante imprese familiari, le piccole imprese che di fatto sono oltre il 90% nella nostra provincia ?

La Responsabilità.

Non si sente ancora molto. Un grande vociare di sottofondo ma reali progetti non sembrano ancora apparire concretamente all’orizzonte.
Oggi è il tempo della “RESPONSABILITA’”, cui tutti siamo chiamati. Il ruolo della Confartigianato, in quanto “corpo intermedio”, è quello di offrire input alla classe politica per sostenere le piccole aziende del territorio, dare consigli, offrire strumenti, ma la politica deve fare il suo corso. Più volte (E ANCORA LO FAREMO) abbiamo cercato di lanciare input propositivi.
Oggi non possiamo fare a meno di mettere in evidenza la strada che viene autorevolmente proposta da Papa Francesco in materia economica e sociale. Perché lo facciamo ? In un momento difficile come quello in cui viviamo, necessitiamo di riflessioni Autorevoli su cui confrontarci tutti quanti.
Il dibattito economico ha messo (volutamente ?) in secondo piano le riflessioni che il Santo Padre ha voluto proporre nella “Evangelii gaudium”, la sua prima esortazione apostolica che è un documento di “indirizzo” del suo pontificato. Papa Francesco ci và giù pesantemente e in maniera molto chiara. Il “pensiero economico” del Papa è stato anche analizzato, in maniera “certosina” nel saggio di Tornielli e Galeazzi “Questa economia uccide” (ed. Piemme). Perché non attualizzarlo sul nostro territorio ? Apriamo una riflessione vera e propositiva ?

Bolle di sapone

Papa Francesco lancia nel dibattito alcuni concetti figurati molto significativi: primo fra tutti “le bolle di sapone”....”la cultura del benessere (…) ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza”.  
Ecco che bisogna ragionare in maniera totalmente differente, tenendo ben presente che la reale situazione di difficoltà che anche il nostro territorio sta vivendo, è “una crisi dell’uomo, una crisi che distrugge l’uomo, è una crisi che spoglia l’uomo dell’etica”. Concetti certamente pesanti che spettano ai Maestri, non certamente a chi, come noi, cerchiamo di dare risposte al quotidiano, nelle nostre pochezze. Ma una riflessione ci si impone.

Su quale strada confrontarci ?

Certamente sulla politica dell’inclusione e non dello scarto, sulla solidarietà come valore sociale, anche nella nostra politica locale. Valorizzare una politica di sostegno alla Famiglia con una adeguata fiscalità che parta proprio dagli Enti locali. Bisogna ridare voce al primato della politica. Bisogna rilanciare una vera “politica sociale” a livello locale.
“Lo stato sociale è un bene fondamentale rispetto alla dignità, alla formazione di una famiglia, alla realizzazione del bene comune…” il tutto contestualizzato a livello locale, il chè poi si traduce in politica sociale per le famiglie in difficoltà, una attenzione alla terza età, una politica locale per le scuole e per i trasporti, una politica di edilizia agevolata e convenzionata, una politica sussidiaria, una vivibilità nelle nostre strade e quartieri….Una Città per l’uomo: “Viviamo in città che costruiscono torri, centri commerciali, fanno affari immobiliari ma abbandonano una parte di sé ai margini…”
Forse è il momento di tornare alla Vera Politica…alla Grande Politica anche nella nostra bella, ma difficile, Latina !

Latina 26 gennaio 2016